mercoledì 6 settembre 2017

LO SHERIFF TIRASPOL LA SQUADRA PRINCIPE DI UNO STATO FANTASMA

Lo Sheriff Tiraspol, oggi gioca in Europa League e sentendo questo nome in molti hanno difficoltà a collocarlo su una cartina europea; se poi vi dicessimo che questa squadra rappresenta uno stato chiamato Transnitria la confusione diventa totale.
Dov'è la Transnitria? O meglio cos'è la Transnitria?
 
 
Sarebbe inutile armarsi di atlante geografica lo stato della Transnitria non lo trovereste perchè è uno stato de facto riconosciuto solo dalla Russia e mal tollerato dalla Moldavia il cui territorio dovrebbe comprendere anche quello della Transnitria. Ma per capire questa situazione così strana bisogna fare un salto indietro nel tempo e più precisamente al 1940 quando Moldavia e Transnitria passarono dall'essere l'estrema parte orientale della Romania a Repubblica costituente dell'URSS in seguito agli accordi del patto Molotov-Ribbentropp.
 
                                                             (confine Transinitria-Moldavia)
                                        
Dopo il crollo sovietico firmato perestrojka e glasnost la Moldavia si dichiarò indipendente a scapito dei cittadini russi, i quali si ritirarono oltre il fiume Dnistro dichiarando la regione indipendente con il nome di Repubblica Moldava di Pridnestrovie.
La Transnitria si è subito dotata di una moneta propria il rublo transnitro, ha adottato il russo come lingua ufficiale e istituito un corpo polizia interno ed uno per sorvegliare le frontiere ed ha mantenuto le vecchie istituzioni socialiste sovietiche.
Tutto questo ha quasi portato ad una guerra scongiurata dall'intervento russo che ha dichiarato la Transnitria come suo territorio di tutela. In tutto questo, caos politico, burocratico e diplomatico uno dei simboli identitari più importanti per i transnistriani è senza ombra di dubbio, lo Sheriff Tiraspol, la squadra di calcio più forte del paese da quasi 15 anni.
In questo caso per paese non s'intende la Transnitria che non ha un suo campionato nazionale (anche se è in programma la formazione di una Federazione calcistica) ma la Moldavia.
Perchè lo Sheriff gioca nel massimo campionato di quello, che secondo il governo di Tiraspol, è lo stato confinante ovvero la Moldavia.
Prima di parlare di calcio, bisogna però capire a chi appartiene lo Sheriff. La squadra di Tiraspol appartiene alla Sheriff ltd una delle più grandi compagnie moldave anzi transnitriana che opera in diversi settori di mercato.
La Sheriff Ltd venne fondata nel 1993, quindi proprio negli anni in cui la Transnistria si dichiarava indipendente, da due ex membri del KGB: Viktor Gushan e Ilya Kazmaly.
Da piccola azienda che commerciava alimenti e beni di prima necessità, la Sheriff, seguendo le orme delle compagnie degli oligarchi russi, nella seconda metà degli anni novanta si divorò il mercato transnistriano e diventò pressocché un monopolio in vari settori: dalla petrolchimica alla grande distribuzione, passando per sport, comunicazione ed edilizia. Oggi la Sheriff gestisce la vendita di carburante, elettrodomestici, giornali, generi alimentari e tabacchi in tutta la Transnistria. La società è l’unica autorizzata ad importare merci dall’estero e per estero s'intende anche la Moldavia Nell’organigramma della compagnia i due figli del presidente della Transnistria ricoprono la cariche più importanti e si crede che lo stesso Presidente Igor Nikolaevic gestisca l’intera azienda: sempre secondo vari media, Nikolaevic si garantisce benefici esclusivi e utilizza la compagnia per affari non ufficiali atti ad aumentare il suo potere politico ed economico.
Le difficoltà a far conoscere la Repubblica di Transnitria al resto del mondo spinsero la società nel 1997 ad entrare nel mondo del calcio creando, quasi dal nulla, l’FC Sheriff Tiraspol comprando il titolo sportivo di un'altra società.
 
 
Grazie al potere economico e politico dei suoi proprietari la squadra di Tiraspol, in pochi anni, è diventata la squadra più forte della Moldavia venendo equiparata in Transnitria ad una sorta di nazionale.
Squadra che è stata capace di vincere 15 degli ultimi 16 campionati grazie ad un’organizzazione e delle infrastrutture all'avanguardia, come ad esempio, lo Sheriff Stadium, un impianto moderno con 14.300 posti a sedere ed altri due piccoli stadi (di cui uno coperto), cinque campi di allenamento, una scuola calcio e diverse residenze per staff e giocatori. La proprietà investe molto anche nella rosa giocatori. Negli ultimi anni numerosi calciatori stranieri hanno indossato la maglia dello Sheriff: Aleksandar Pesic (SRB), Nikola Krcmarevic (SRB), Vladislav Stoyanov (BUL), Vladimir Volkov (SRB) e Jose Nadson Ferreira (BRA). Tutti acquistati per delle cifre impensabili per le altre piccole società moldave.
Gli investimenti sono risultati azzeccati in quanto i transnistriani, dal 2000, hanno giocato cinquanta partite preliminari di Champions League senza però mai riuscire ad accedere alla fase ai gironi ma qualificandosi spesso per l’Europa League.
Se ci si trova nei dintorni dello stadio, si potrebbe pensare benissimo di trovarsi in qualche regione russa.

I manifesti e le pubblicità sono tutte in cirillico, da sopra lo stadio sventolano solo bandiere della Sheriff e della Transnistria: una falce e martello gialla su sfondo rosso e verde che non è riconosciuta da nessun organo internazionale ma che è li a confermare l'esistenza di uno stato che non dovrebbe esistere eppure vive, praticamente autonomamente.
Uno stato comunista governato da una società privata, un'assurdità incredibile eppure tollerata in nome dell'interesse nazionale della Transnitria.
I tifosi dello Sheriff, ad ogni partita casalinga della squadra espongono striscioni in cirillico e intonano cori a favore della Russia e contro la Moldavia. Alle volte viene anche suonato dagli autoparlanti l'inno nazionale della Transnitria un inno che in Moldavia è vietato suonare in pubblico.
La stessa società non rilascia mai interviste e nemmeno semplici dichiarazioni. Nessuno può entrare nel complesso se non autorizzato.
Molti giornalisti moldavi sostengono (e non è difficile immaginarlo) che tutti gli investimenti della Sheriff nel mondo del calcio non siano finalizzati esclusivamente allo scopo di creare un grande club, peraltro in un contesto in cui è quasi impossibile creare qualcosa di grande, bensì siano parte di una strategia per pubblicizzare e rendere nota all’Europa l’esistenza della Transnistria e delle sue rivendicazioni.
Quest'anno l'Europa League può regalare a questo stato fantasma la possibilità di togliersi il lenzuolo e mostrare al vecchio continente la sua vera faccia.



Danilo Crepaldi

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